De Bestiarum Naturis 059 – il Fendinebbia d’Auvergne

Prima di attraversare di notte

i grandi campi autunnali dell’Alvernia,

dove prima dell’alba la nebbia è così densa

che diresti di essere finito in un porto scozzese dell’800

o dentro la foschia di una cascata islandese

beh, insomma…per attraversare questi campi brumosi,

i maschi dei Fendinebbia s’ingozzano di lucciole,

anche se sanno che è pericolosissimo.

Quelle, infatti, s’annidano tutte nella coda,

rendendola luminosa come un piccolo faro.

Ed è con essa che il Fendinebbia

trova e indica la strada alla sua famiglia,

sia quando cerca un pascolo

sia quando si deve poi tornare in salvo. 

Naturalmente, e qui sta la pericolosità di cui si diceva,

il maschio – così illuminato – non sfugge quasi mai al gufo,

che planando in perfetto silenzio lo cattura in un soffio,

lasciando i campi dell’Alvernia nell’oscurità.