De Bestiarum Naturis 891 – il Graffio
Ero in gita sulla montagna impervia
che, dietro Campolungo, cade in mare
come se avesse inciampato.
Improvvisamente il ripido sentiero
che stavamo percorrendo, scomparve,
sostituito da passaggi minuscoli e incerti
che si infilavano tra enormi rovi.
Cercando di liberarmi dalle spine labirintiche di questi,
e sanguinando dalle mani e dalle braccia,
mi trovai contro il muro del Graffio,
la bestia che temo sopra ogni altra,
e che più di tutte desidero.