De Bestiarum Naturis 835 – il Confuso Leonardesco
Quando Adamo diede i nomi a tutte le cose,
come ha potuto distinguere gli animali dalle alghe o dalle pietre?
Come ha distinto una macchia dall’altra, una mossa dall’altra?
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Non isprezzare questo mio parere, nel quale ti si ricorda che
non ti sia grave il fermarti alcuna volta a vedere nelle macchie de' muri,
o nella cenere del fuoco, o nuvoli o fanghi, od altri simili luoghi,
ne’ quali, se ben saranno da te considerati, tu troverai invenzioni mirabilissime,
che destano l'ingegno del pittore a nuove invenzioni sì di componimenti di battaglie,
d'animali e d'uomini, come di vari componimenti di paesi e di cose mostruose, come di diavoli e simili cose, perché saranno causa di farti onore;
perché nelle cose confuse l'ingegno si desta a nuove invenzioni.
Leonardo, Trattato della Pittura