De Bestiarum Naturis 706 – il Cavallo di Bodmer

Nel 2018 la pagina facebook della Fondazione Bodmer

pubblicò il disegno di un cavallo che un ignoto copista del XIII secolo

 aveva tracciato tra le righe e i bordi di un manoscritto (Codex Bodmer 106):

finalmente avevo l’occasione di inserire nel mio bestiario

un vero animale medievale sconosciuto.

Non sia visto come superbia il fatto che qui il cavallo sia tra alcune mie parole;

anzi, il testo (che viene dal Diario Paratattico dell’Oggi) è un omaggio commosso

alla ripetitiva dedizione dei copisti e dei miniaturisti,

per i quali ogni giornata era dedicata alla cura del mondo e del tempo.

Il Cavallo Inverso di Bodmer, invece, contiene – perché ne è genitore –

le parole goffe e incerte che il grande Giovan Battista Braccelli

dedicò nel 1624  a don Pietro de’ Medici, l’uxoricida,

affidandogli la raccolta dei suoi Capricci (o Bizzarre Figure).

Mentre i Capricci divennero presto leggendari e

da allora nutrono la fantasia dei disegnatori di tutto il mondo,

di Pietro si ricorda solo che uccise la moglie.

 

Grazie a Luca Notari e alla Fondazione Bodmer per la gentile concessione.